ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA MEDITAZIONE (metodo alternativo)

1- INCENSO: dopo aver comprato dei bastoncini d’incenso da Hao Mai o simili, accenderli, incrociare le gambe (mentre accendete l’incenso, incrociare anche le dita).

Nel mio caso dopo dieci secondi il bastoncino alla mandorla sapeva di Estathè verde, cioè di un cazzo, quello al pachuli invece aveva un retrogusto di sofficini…quelli con il prosciutto.

Dopo venti secondi parlavo già con me stesso tra trent’anni.

 

2- MUSICA: la scelta della musica per una buona meditazione è molto importante.

Io solitamente faccio partire “Private Idaho” dei B52’s aggiungendo un sorso di liquirizia fatta in casa da mia nonna e dopo due mesi di loop in cui nella mia testa ballo con Nicholas Cage e Charles Bronson, mi sveglio con luce e gas staccati e due testimoni di Geova che non sanno che cazzo fare in casa mia.

 

3- CANDELE: le candele sono una componente essenziale per una corretta meditazione.

Il problema nel mio caso è sorto quando al risveglio dalla trance, ho dovuto chiamare i pompieri perché Kurama, la mia gatta, dopo aver passato la coda sulla fiamma ha iniziato a correre per tutta la casa e la mia soluzione è stata quella di spegnerla con l’unica cosa liquida che avevo nelle vicinanze, ovvero una bacinella con degli orsetti gommosi immersi nella vodka da due euro e quarantanove dell’Eurospin.

Ora Kurama, quando accendo una candela, infila la testa nell’ukulele.

 

4- MANTRA: il mantra è importantissimo, serve a farti stare nel presente ed a liberare la mente.

L’unico mio cruccio è sempre stata la scelta di qualcosa di semplice da ricordare.

La prima volta ho provato con il mantra buddista “nam myoho renge kyo” con scarsissimi risultati, poi sono passato all’hindu “om namah shivaya”, ma mi ha sempre ricordato il poveretto sacrificato in Indiana Jones e il tempio maledetto.

Alla fine la scelta è ricaduta sull’unica cosa che ho sempre ricordato in quanto trauma, ovvero il trafiletto del libro di inglese delle scuole medie, con le avventure di Mikko and Chiara:

HELLO, HI…GOOD MORNING MR LINDOP, GOOD MORNING MRS LINDOP, GOOD AFTERNOON MISS THINKER, GOOD EVENING MR CAMPBELL, DON’T BE SILLY CHIARA, E..E..ETCHU’, BLESS YOU, THANK YOU.

 

5- IL  LUOGO: ma chi sto prendendo in giro…che sia la doccia, la barba o la cacca, il bagno è il posto migliore per meditare.

7 risposte a "ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA MEDITAZIONE (metodo alternativo)"

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  1. Tante domande dopo aver letto il tuo post (che mi ha fatto ridere non poco): qual è il profumo tipico di un sofficino al prosciutto che lo distingue da uno… Che so, al sugo?
    Com’è che il gatto è ancora vivo (perché LO È, VERO?) dopo essere stato incendiato e salvato con della vodka? Perché avevi degli orsetti gommosi intinti nella stessa?
    Perché tutti gli esseri umani ricorderanno per sempre le canzoncine delle lezioni di inglese?
    🙂

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  2. Ahahahahahaahah, ciao Paola, sono contento di aver scatenato in te questi dubbi atroci, ti rispondo volentieri.
    Il profumo del tipico sofficino al prosciutto? E’ una formula segreta, nessuno la sa, peggio di quella della Coca cola (tra l’altro da Hao Mai riescono a fare anche quell’incenso, pur non conoscendo la formula).
    La gatta è viva, anzi vivissima, solo che ora sembra un Pokemon fuoco…gli orsetti sono in frigo da Luglio e hanno creato un ecosistema ed una civiltà che si auto-rigenera. Tra qualche mese prenderanno il controllo di casa mia.
    Le canzoncine delle lezioni di inglese sono un trauma infantile e le paragono al primo bacio…tutti se lo ricordano, ma nessuno ne parla.
    Un bacio…Namasté.

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  3. Grazie per le risposte. La Coca Cola non mi piace da bere, penso mi disgusterebbe anche da sniffare. Comunque ho una mia esperienza mistica coi sofficini che mi appropinquo a raccontare.

    Universitarie. Io e due delle mie coinquiline al supermercato. D’improvviso…una visione. Il secondo degli alimenti più ambito dagli studenti (il primo è il tonno), in offerta. E che offerta. Ci avviciniamo all’oasi di salvezza, ci sono ben 10 sofficini Phindux (nome di fantasia che rende bene la taroccaggine della cosa, ma noi non siamo snob) in offerta a poco più di un euro e 50. Prendiamoli. Ok. Ok. Torniamo a casa così felici che decidiamo di assaggiarli subito insieme alle altre cose previste per cena, uno ciascuno. Facciamo le salutiste, prepariamoli al forno. Ok. Ok.
    Assaggio. Mizzica, buoni!Si, approvati! Finalmente anche noi poveri abbiamo i nostri sofficini!

    Un paio di giorni dopo. Ragazze, sofficini?Daje, stavolta friggiamoli (mancava poco che friggessimo pure posate e bicchieri) e facciamoli tutti! Ok, sette sofficini a tavola per tre persone, onesto.
    Mastico. Mastico…uhm…ragazze, c’è qualcosa che non mi convince. Ma sicuro che siano gli stessi?Forse il fritto li rende diversi…c’è qualcosa tipo di…tipo di…e qui si attiva il mio super potere, quello di riconoscere il sapore di alimenti che non ho mai assaggiato perché non mi piacciono e che quindi so preventivamente che mi faranno schifo.
    Acciughe. Pasta di acciughe.
    Vomito.
    Conclusione, l’unica delle tre che non ha richiesto una lavanda gastrica ha dovuto mangiare tutti e sette sofficini da sola.
    Perché infondo non è l’attesa del sofficino essa stessa il sofficino?

    Ps. se non ti ha fatto sorridere hai letto con poca enfasi tu, ritenta.
    Pps. se non ti ha fatto ancora sorridere anche con la giusta enfasi colpa tua, ciao.
    🙂

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    1. Ti faccio i miei complimenti, sia per come hai scritto, sia per aver trovato quei sofficini. Ora vado a cercarli.
      PS: alla parte “mastico…mastico”, mi aspettavo la sorpresa…dentro il sofficino ovviamente, magari il pupazzetto di Carletto tarocco.

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